Imparando a danzare con il sorriso sotto la tempesta

    Mai avrei pensato, conoscendomi, di poter esternare qualcosa di così privato, ma mi son detta: se queste mie parole potranno esser utili anche ad una sola persona, sarei una sciocca a pensare di tenere tutto dentro.

    E così sono qui a scrivere di getto ciò che, con altrettanta veemenza ed impatto, ha stravolto la mia vita!

    Dopo mesi di “sintomi” strani e varie visite, il mio professore di ematologia è riuscito a trovare la causa di tutto. 

    Avevo 27 anni e un Linfoma di Hodgkin.

    Conoscevo il mio corpo, studiato per anni su testi di medicina, e non avrei mai immaginato di avere un cancro alla mia età. 

    Il giorno in cui ricevetti la diagnosi è stato il giorno in cui qualcosa dentro di me è cambiato, io stessa sono cambiata, si è trattato di una vera svolta, perché finalmente, dopo mesi, sapevo contro cosa avrei dovuto combattere e nulla mi avrebbe più fermata.

    Esisteva per la prima volta solo una reale, immensa ed inesauribile voglia e gioia di vivere!

    Quando scopri di avere una malattia si libera dentro di te una forza dirompente e, vi giuro, affrontare tutto con estrema positività aiuta tantissimo ed è parte integrante della cura. 

    Ti trovi a combattere contro tutto, te stessa soprattutto, le tue paure più grandi, i tuoi demoni, le tue insicurezze e ti senti strappata improvvisamente alla tua vita, dalla tua quotidianità e non per ultimo dalla tua fisicità.

    Che poi a dirla tutta la VERA bellezza io l’ho riconosciuta davvero negli occhi di quelle persone che in reparto lottano ogni singolo giorno per LA VITA! 

    La malattia altera gli equilibri, li sconvolge è vero, ma da tutto ciò puoi ricavarne anche un insegnamento che, personalmente, ho appreso sia dal percorso intrapreso, che dalle storie delle persone incontrate, che, a loro insaputa, mi hanno donato inestimabili lezioni di vita che porterò sempre con me. 

    Si dice che l’importante non sia aspettare che passi il temporale, ma saper danzare sotto la pioggia, ecco credo di aver imparato a ballare sotto la tempesta!

    Tutto questo non vuole essere un messaggio fine a sé stesso, ma il tentativo di invitare chi legge a riflettere su cosa conta realmente nella vita. 

    Un augurio che vi faccio è quello di non perdere il vostro tempo a lamentarvi e piangere per ciò che non possedete, o per ciò che non riuscite ad essere, ma piuttosto soffermatevi su cosa di realmente bello avete (e c’è sempre qualcosa).

    Fate di tutto per provare ad inseguire i vostri sogni, ambizioni, passioni per esser così persone realizzate e felici, che non si lamentano e criticano gli altri a causa della propria insoddisfazione.

    Non rincorrete persone difficili che non sanno nemmeno ciò che vogliono dalla vita, non logoratevi l’anima per situazioni che vi fanno stare male, siate sempre voi stessi e non sprecate la vostra vita, VIVETELA APPIENO perché è immensamente stupenda e non datela mai per scontata! 

    Concludo ringraziando le persone che mi sono state accanto in questo percorso e che in realtà sono al mio fianco da una vita: la mia grande FORZA, la mia famiglia allargata, perfettamente imperfetta come mi piace definirla, che mi ha sostenuto ed accompagnata, rispettando i miei “mille momenti” e condividendo gioie e dolori della quotidianità.

    I veri amici (molto rari), quelli che di fronte ai problemi non scappano… anzi, quelli che ci tengono realmente a te... e lo capisco ora più che mai. Non vi rendete conto di quanto siate stati importanti per me, con i vostri immensi gesti, impagabili. Siete essenziali nella mia vita!

    Ringrazio i miei compagni di viaggio che hanno voluto condividere la loro storia e mi hanno regalato così una parte di loro stessi, mettendosi davvero a nudo.  Inconsapevolmente mi avete donato momenti indimenticabili, che potrò solo che custodire gelosamente nel mio cuore. 

    Ringrazio le fantastiche, folli, uniche infermiere che lavorano sempre con quel delizioso sorriso così contagioso.

    Combinazione che io di lavoro faccia la ricercatrice in ambito medico (settore oncologia) e abbia vissuto sulla mia pelle cosa si provi ad esser “dall’altra parte” come paziente, lontano da provette, campioni e kit di laboratorio. 

    Da biotecnologa non avrei mai pensato di avere una simile “occasione” di comprendere così da vicino l’importanza della ricerca: donate, donate, donate il 5X1000, comprate le Stelle di Natale e le Uova di Pasqua, donate il sangue e tutto ciò che potete.

    Un piccolo gesto può valere davvero tutto per qualcuno.

    Buona MERAVIGLIOSA VITA a tutti!

    Vanessa

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