Leucemia mieloide acuta: come si decide la cura più adatta? Il ruolo della “fitness”
Nella leucemia mieloide acuta (LMA), scegliere la terapia giusta non dipende solo dall’età, ma dalla più generale capacità del paziente di sopportare trattamenti intensivi senza rischi eccessivi. Valutare lo stato generale, la funzionalità degli organi, le comorbidità e il supporto familiare permette di personalizzare la cura, migliorare la risposta e ridurre gli effetti collaterali. Si può accedere a terapie mirate e meno aggressive, con possibilità di remissione e di ricorrere al trapianto in un momento successivo. L’importante è che la decisione terapeutica avvenga insieme al paziente per garantire sicurezza, efficacia e rispetto dei suoi valori.
Ǫuando viene diagnosticata una leucemia mieloide acuta (LMA), una delle prime domande che il medico si pone è: «Ǫuesto paziente può affrontare un trattamento intensivo oppure ha bisogno di una terapia meno tossica sui tessuti sani ma comunque efficace?» Per rispondere a questa domanda entra in gioco un concetto fondamentale, ancora poco conosciuto al di fuori dell’ambiente medico, la fitness: la “idoneità” del paziente al trattamento intensivo.
Perché è così importante?
Un altro aspetto fondamentale della scelta del trattamento è che avviene insieme al paziente. Il medico propone le opzioni possibili, ma è importante che il paziente e la sua famiglia abbiano un ruolo attivo, che ne comprendano rischi, benefici, alternative e partecipino alla decisione. Ǫuesta si chiama “decisione condivisa”, e ha l’obiettivo di:
Rispondere ai bisogni e ai valori del paziente
Ridurre l’ansia legata a trattamenti complessi
Aumentare l’aderenza alle cure
Come si valuta la fitness?
Fino a poco tempo fa, ogni medico usava criteri diversi. Oggi invece, grazie a studi recenti, sono
disponibili strumenti condivisi per valutare la fitness in modo più oggettivo.
Secondo l’articolo pubblicato da un gruppo di esperti italiani, la valutazione della fitness si basa su:
1. Stato generale del paziente (il cosiddetto “performance status”)
2. Età biologica, più che quella anagrafica
3. Funzione degli organi principali (come cuore, reni, fegato)
4. Comorbidità (cioè altre malattie presenti)
5. Supporto sociale e familiare
Il medico può usare scale specifiche per fare una valutazione più precisa.
Una scelta da fare insieme: decisione terapeutica condivisa
Un altro aspetto fondamentale della scelta del trattamento è che avviene insieme al paziente. Il medico propone le opzioni possibili, ma è importante che il paziente e la sua famiglia abbiano un ruolo attivo, che ne comprendano rischi, benefici, alternative e partecipino alla decisione. Ǫuesta si chiama “decisione condivisa”, e ha l’obiettivo di:
Rispondere ai bisogni e ai valori del paziente
Ridurre l’ansia legata a trattamenti complessi
Aumentare l’aderenza alle cure
E per chi non è “fit”?
Buone notizie: non significa rinunciare alla cura! Oggi esistono terapie meno aggressive ma altrettanto efficaci, soprattutto grazie ai farmaci mirati e alle nuove combinazioni con venetoclax (un farmaco orale che inibisce una proteina coinvolta nella sopravvivenza delle cellule leucemiche, BCL2). Anche i pazienti "unfit" possono ottenere remissioni complete e talvolta ricorrere successivamente al trapianto se le condizioni migliorano.
In sintesi
Valutare la fitness è il primo passo per scegliere la cura più adatta nella leucemia mieloide acuta
Non è una decisione basata solo sull’età, ma su molti fattori clinici e personali
La scelta terapeutica si costruisce insieme al paziente
Anche i pazienti più fragili possono ricevere terapie efficaci e tollerabili
Ǫuesto approccio aiuta a garantire a ogni paziente la miglior possibilità di risposta, nel modo più sicuro possibile.