AIL sostiene la formazione degli infermieri per la gestione delle complicanze nel Trapianto CSE e terapie CAR-T
Supportare la formazione continua degli operatori sanitari permette di migliorare il sostegno fornito ai pazienti e garantire loro una migliore qualità di vita durante e dopo il percorso terapeutico. Per questo motivo AIL, con bando dedicato alle Sezioni territoriali, finanzia 9 borse di studio destinate a infermieri per la copertura dei costi del Master in “Trapianto CSE e Car-T Therapy: prevenzione e gestione delle complicanze”.
Un personale sanitario sempre aggiornato per un'assistenza migliore
I trapianti d Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) rimangono ancora oggi una delle terapie più comuni e più efficaci per curare chi è affetto da leucemie, linfomi e mieloma: nel 2023 in Italia ne sono stati effettuati 5.500, parliamo sia di trapianto autologo (il paziente riceve le proprie cellule staminali) che di trapianto allogenico (infusione di cellule prelevate da un donatore sano).
Accanto a questa procedura, ormai consolidata nel tempo, esiste un altro tipo di infusione, quella a base di CAR-T cells, ovvero di linfociti T prelevati dal malato, modificati affinché riconoscano le cellule tumorali e reinfusi nel paziente stesso. Questa terapia si è rivelata particolarmente efficace per alcuni tumori del sangue – come i Linfomi non-Hodgkin, le Leucemie linfoblastiche acute e il Mieloma – che non rispondono più alle terapie convenzionali, ma in futuro potrebbe essere utilizzata anche per altri tipi di neoplasie ematologiche.
Il trapianto e le CAR-T rappresentano dunque una speranza concreta di guarigione per tanti malati ma le problematiche correlate possono essere tante e alcune di grave entità. Il miglioramento delle cure di supporto e della conoscenza dei principali effetti collaterali ha permesso negli ultimi anni di ridurre notevolmente le complicanze ma è importante che il personale infermieristico sia aggiornato grazie a percorsi di formazione specifici in questo campo.
L’ambito dell’intervento di chi assiste questi pazienti non deve, però, limitarsi solo a questioni prettamente medico/sanitarie, per quanto importanti e fondamentali. Prendersi cura del malato significa anche poter dare indicazioni su altri aspetti della vita quotidiana post trattamento, come problemi di tipo nutrizionale, sessuale, psicologico, lavorativo, sanitario e organizzativo, che possono coinvolgere anche i caregiver. Chi è stato sottoposto a queste procedure, dopo la lunga ospedalizzazione, deve affrontare una serie di questioni che vanno dall'alimentazione all'igiene personale, dalla gestione degli animali domestici presenti in casa all'assunzione dei farmaci, dal ritorno al lavoro o alla scuola alle vaccinazioni, dalle vacanze fino alla necessità di supporto psicologico. E il personale infermieristico deve essere in grado di indirizzare e consigliare anche su questi aspetti.
Per questi motivi AIL, impegnata ogni giorno nel migliorare le cure e l’assistenza offerta ai pazienti ematologici in Italia, ha deciso di finanziare 9 borse di studio destinate a infermieri per la copertura dei costi del Master in “Trapianto CSE e Car-T Therapy: prevenzione e gestione delle complicanze”. I contributi verranno assegnati tramite un bando che coinvolge le sedi territoriali dell’associazione, a garanzia della massima trasparenza.
Il Master, organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con il Gruppo Italiano Trapianto di Midollo Osseo (GITMO), con cui AIL ha un saldo e proficuo legame, ha l'obiettivo di fornire agli infermieri le competenze specialistiche necessarie per gestire autonomamente l'assistenza ai pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare, sia in reparto che nel ritorno alla loro vita di tutti i giorni.
AIL è fermamente convinta che solamente supportando la formazione continua degli operatori sanitari si possa migliorare il sostegno fornito ai pazienti e garantire loro una migliore qualità di vita durante tutto il percorso terapeutico.
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