I tumori del sangue sono patologie complesse e spesso il percorso terapeutico, dalla diagnosi fino al follow up, è lungo e complicato. Può accadere che i pazienti siano costretti a spostarsi dalla città di residenza per periodi prolungati per essere seguiti in centri altamente specializzati o sottoporsi a cure particolari, non sempre disponibili in tutta Italia, come ad esempio le infusioni di CAR-T.

Allo stress e alle paure che accompagnano una diagnosi, non devono però accompagnarsi preoccupazioni di tipo economico, legate alla necessità di soggiornare in una città diversa, dove manca non solo un appoggio logistico ma anche affetti e punti di riferimento importanti per il malato e la sua famiglia.

Per questo AIL finanzia in tutta Italia le Case Alloggio, case di accoglienza per pazienti ematologici che possono ospitare anche un accompagnatore, dotate di tutti i comfort e che si trovano vicine ai maggiori centri di Ematologia Italiani. Grazie al sostegno di tante persone che nel tempo hanno donato ad AIL il loro 5x1000, oggi l’Associazione mette a disposizione dei malati e dei familiari 71 strutture dislocate in 33 province su 16 regioni Italiane. In un anno AIL ha offerto un alloggio a 2238 tra pazienti e accompagnatori, mettendo a disposizione una rete di amore e solidarietà e uno strumento di sostegno economico fondamentale per chi affronta un tumore del sangue.

In queste strutture si mettono a disposizione dei pazienti e delle famiglie camere con servizi privati, spazi comuni, una cucina condivisa e spesso spazi esterni. Inoltre i residenti sono accompagnati dalle cure e dalla vicinanza dei volontari AIL, che diventano un punto di riferimento anche per il disbrigo delle pratiche burocratiche e l’organizzazione dei trasporti da e per l’ospedale.

Una casa AIL è quindi una casa lontana da casa per molti pazienti, dove trovare assistenza specializzata, ma anche il sorriso e il calore di tante persone.

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