Donare Esperienze, il calcio che unisce, emoziona e fa del bene

AIL rinnova con orgoglio la charity partnership con SFS per dare continuità al progetto “Donare Esperienze”, nato per dimostrare che il calcio può essere un veicolo di cambiamento, solidarietà e speranza. Grazie all'iniziativa, pazienti, familiari e caregiver possono varcare i cancelli degli stadi, vivere da vicino l’atmosfera di un allenamento, incontrare i propri idoli e respirare l’energia che solo la passione per lo sport sa regalare. Momenti intensi, capaci di restituire normalità, sorrisi e fiducia a chi ogni giorno combatte la sua partita più importante.

Donare Esperienze, il calcio che unisce, emoziona e fa del bene

AIL rinnova con orgoglio la charity partnership con SFS per dare continuità al progetto “Donare Esperienze”, un’iniziativa che unisce il mondo del calcio e quello della solidarietà, con l’obiettivo di accendere l’attenzione sui bisogni e sulle speranze delle persone che affrontano o hanno superato una malattia ematologica.

Gaetano Biallo, Direttore Generale di AIL, ha commentato il rinnovo: “Siamo felici di rinnovare la collaborazione con il Social Football Summit, una partnership che unisce in modo concreto il mondo dello sport e quello della solidarietà. Attraverso il progetto Donare Esperienze, abbiamo visto quanto il calcio possa diventare un veicolo straordinario di speranza, inclusione e forza per i pazienti ematologici e le loro famiglie. Questo rinnovo ci permetterà di ampliare ulteriormente le opportunità offerte ai pazienti, ex pazienti e volontari, continuando a regalare momenti di gioia e normalità a chi affronta o ha affrontato la malattia. Crediamo profondamente nel valore educativo e sociale dello sport, e grazie a SFS vogliamo continuare a trasformare le emozioni del campo in gesti di solidarietà concreta.”

Dopo il progetto pilota della scorsa stagione, vissuto grazie alla collaborazione e alla sensibilità delle società di Serie A del Bologna, del Cagliari e dell’Udinese e al fondamentale impegno delle relative sezioni provinciali AIL, rinnovare e dare seguito ad un percorso che ha saputo trasformare la passione sportiva in un linguaggio di vicinanza e rinascita è stato un desiderio condiviso da tutti i soggetti coinvolti.

Anche Gianfilippo Valentini, CEO di SFS (Social Football Summit), ha espresso grande soddisfazione: “Siamo orgogliosi di rinnovare la partnership con AIL e di dare continuità al progetto Donare Esperienze, che rappresenta al meglio lo spirito di SFS: mettere il calcio al servizio delle persone. Il nostro obiettivo è da sempre quello di valorizzare il potere sociale e umano del calcio, e grazie ad AIL abbiamo potuto vedere da vicino come questo sport possa diventare un linguaggio universale di speranza, vicinanza e rinascita. Con Donare Esperienze vogliamo continuare a costruire ponti tra il mondo del calcio e chi affronta momenti difficili, regalando emozioni autentiche e la forza di sentirsi parte di una squadra più grande. Perché il calcio, quando sa guardare oltre il campo, può davvero fare la differenza.”

“Donare Esperienze” è nato per dimostrare che il calcio può essere un veicolo di cambiamento, di solidarietà e di speranza. Le esperienze vissute finora hanno permesso a pazienti ed ex pazienti, ma anche a tanti familiari e caregiver da sempre fondamentali nel percorso di cura di chi affronta una malattia del sangue, di varcare i cancelli degli stadi, vivere da vicino l’atmosfera di un allenamento, incontrare i propri idoli e respirare di nuovo quell’energia che solo il campo e la passione per lo sport sanno regalare. Momenti intensi, capaci di restituire normalità, sorrisi e fiducia a chi ogni giorno combatte la sua partita più importante.

Per AIL, questo progetto rappresenta un modo concreto per ribadire la propria missione: essere accanto ai pazienti e alle loro famiglie, ma anche promuovere una cultura della solidarietà che attraversa i confini della malattia e si apre alla vita. Perché ogni abbraccio, ogni sorriso e ogni emozione condivisa possono diventare un assist alla vita e perché, insieme, possiamo continuare a donare esperienze che lasciano il segno, dentro e fuori dal campo.

Un’emozione alla volta, verso una nuova normalità.

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