E tu cosa fai dopo la vita? Cambia il futuro con un lascito solidale

Grazie ai lasciti solidali, AIL ha stanziato solo nel 2022 oltre 2 milioni e mezzo di euro per attività di ricerca scientifica e assistenza. Perché le buone azioni continuano dopo di noi. Scopri la nuova campagna AIL dedicata a questa forma di donazione.

Tu cosa fai dopo la vita?

IL LASCITO SOLIDALE: UNA RISORSA PER COSTRUIRE IL FUTURO DEI PAZIENTI

AIL ha lanciato una nuova campagna dedicata ad uno strumento importantissimo per supportare ricerca e assistenza per i pazienti in tutta Italia: il lascito testamentario. Questo nuovo racconto di comunicazione è anche l’occasione per fare il punto su quanto realizzato grazie al lascito testamentario, uno strumento fondamentale per dare continuità ai progetti di ricerca e di assistenza resi possibili grazie al lavoro delle 83 sezioni territoriali dell’associazione presenti su tutto il territorio Nazionale.

Dopo la nostra, di vita, cosa c’è di più bello che regalare a chi non sta correndo nei corridoi della scuola, non si sta innamorando, non può lavorare, non può uscire con gli amici, la possibilità di farlo? E la generosità di molti donatori che hanno abbracciato questa visione, permetterà ai pazienti e alle loro famiglie di vivere un futuro libero dai tumori del sangue.

Per la missione dell'Associazione i lasciti testamentari sono da sempre una risorsa assai preziosa: nel 2022 i fondi da lasciti solidali destinati dall’Associazione hanno raggiunto oltre 2 milioni e mezzo di euro, considerando i fondi raccolti dalla Sede Nazionale AIL e dalle 83 Sezioni provinciali. Negli ultimi dieci anni, grazie alla generosità di tanti italiani che hanno scelto di ricordare AIL nelle loro ultime volontà, la sede Nazionale AIL ha curato complessivamente più di 100 pratiche testamentarie con un provento totale da lasciti solidali di € 8.034.288, attestando un aumento graduale pari al 600%. Nella maggior parte dei casi i testatori, principalmente donne, lasciano le proprie volontà scrivendo di proprio pugno un testamento olografo e scelgono spesso di devolvere parte del proprio patrimonio a più Enti non profit.

Anche grazie ai lasciti solidali, oggi AIL può finanziare in tutta Italia progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sanitario. Annualmente (dati 2022) l’Associazione sostiene 111 Centri di Ematologia, garantisce cure domiciliari a 1502 pazienti in 26 province, accoglie 1330 ospiti presso le Case Alloggio AIL in 33 province sul territorio, offre supporto a 7.303 tra pazienti e familiari/caregiver attraverso l’erogazione di servizi socio-assistenziali durante tutte le fasi della malattia. Un patrimonio associativo che si trasforma in maggiore conoscenza, cura del malato e terapie più efficaci e innovative.

E TU COSA FAI DOPO LA VITA?

E tu cosa fai dopo la vita? È la domanda che fa da filo conduttore alla nuova campagna di comunicazione AIL dedicata al lascito solidale, uno strumento che nel tempo è diventato sempre più importante per finanziare la ricerca scientifica sui tumori del sangue e assistere i pazienti ematologici in tutte le fasi della malattia.

La scrittura del testamento porta in superficie pensieri e paure legate a tutto ciò che sparirà insieme alla propria vita. Ma è anche un’opportunità unica per fare cose meravigliose, con un semplice gesto.  Perché dopo di noi, il mondo continua, e possono continuare anche le nostre buone azioni. La domanda: “E tu cosa fai dopo la vita?” Vuole portare il pubblico a riflettere proprio sull’opportunità di impegnarsi per dare nuove possibilità di guarigione e di speranza a chi lotta contro un tumore del sangue, costruendo insieme ad AIL un futuro che continuerà dopo di noi.

LO SPOT: UN’AMICIZIA CHE VUOLE CAMBIARE IL MONDO

Nei momenti più delicati della nostra vita, avere vicino qualcuno di cui ci fidiamo, che ci stimola e ci aiuta a fare la scelta giusta, è fondamentale. Per questo AIL, nel video che si lega a questo nuovo racconto di comunicazione, ha voluto parlare della decisione, importante, di fare un lascito, attraverso la storia di un’amicizia.

Questo punto di vista permette di allontanarsi dal pensiero della fine della vita e di mettere in scena un legame che matura, e che culmina nella scelta condivisa di fare un grande dono.  “E tu, cosa fai dopo la vita?” Chiude un viaggio attraverso le epoche, in cui entrambi i protagonisti si preparano a far vivere i loro valori per sempre, insieme.

Le scene che sono piene di vita, momenti rubati e gesti spontanei, alcuni nati durante le riprese, grazie all’improvvisazione degli attori. Sono situazioni in cui tutti noi ci possiamo identificare facilmente. Corse nei corridoi della scuola, le prime fidanzate, le serate a fare tardi, fino alla vita calma, realizzata, di quando si è davvero diventati grandi e si è pronti, insieme, a fare qualcosa di grande.

ROBERTA LA ROCCA E ROSSANA BENVENUTI: LA GENEROSITA’ SI TRASORMA IN AIUTO

Per comprendere appieno il valore dei lasciti solidali, è importante portare esempi concreti, storie vere di persone che hanno fatto questa scelta. Perché solo mettendoci nei panni dell'altro, possiamo comprendere l'importanza di un grande gesto. 

Rossana Benvenuti ha combattuto il mieloma multiplo per oltre dieci anni con forza e determinazione. Durante i momenti più difficili della sua malattia ha espresso il desiderio di fare un lascito testamentario per sostenere la ricerca scientifica e migliorare la vita dei pazienti affetti da tumori del sangue. Nonostante potesse lasciare i suoi beni ai parenti, ha scelto di donarli ad AIL, un atto di generosità che riflette la sua lungimiranza e solidarietà. La sua decisione è maturata nel corso degli anni ed è stata ispirata dalla consapevolezza del supporto fondamentale fornito dall'AIL ai pazienti e alle loro famiglie. Rossana voleva lasciare un segno tangibile, contribuendo alla ricerca e sostenendo la comunità. Il suo atto di generosità la rende un'eroina nell'anima, un simbolo di altruismo che sarà ricordato con gratitudine. Grazie al suo aiuto, AIL ha potuto sostenere due importanti progetti di Ricerca nell’ambito dei tumori del sangue: il primo, con l’obiettivo di migliorare la diagnosi della Leucemia Mieloide acuta tramite l’utilizzo della biopsia liquida. Il secondo che esplora nuove terapie per i linfomi non Hodgkin recidivanti e refrattari. 

Un’altra storia da ricordare e da raccontare è quella di Roberta La Rocca, una coraggiosa paziente ematologica. Nel 2019, Roberta ci lascia, ma il suo desiderio di fare la differenza continua. Aveva vissuto l’angoscia di chi deve affrontare una malattia lontano da casa e dai propri cari e il suo sogno era chiaro: donare il suo appartamento ad AIL. Secondo le sue volontà il ricavato è stato donato alla “Residenza Vanessa” di Roma, una casa AIL che offre ospitalità gratuita ai pazienti ematologici e alle loro famiglie durante il periodo delle terapie. Questo luogo rappresenta molto di più di una semplice alloggio temporaneo, è un simbolo di generosità e accoglienza per i pazienti e per le famiglie. La storia di Rossella e Roberta dimostrano che anche un piccolo gesto può avere un impatto eccezionale, offrendo speranza e supporto a chi affronta sfide straordinarie.

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