Io e lei, la mia amica cattiva
Ciao mi chiamo Francesca Colombo e se scrivo qui è perché come tanti altri ho una storia da raccontare.
Ho conosciuto la leucemia 8 anni fa, non perché prima non sapessi cosa fosse, ma semplicemente non avrei mai pensato potesse entrare nella mia vita e prenderne quasi il possesso. Sì perché la mia era una LMA (leucemia mieloide acuta) ed era già in uno stato molto avanzato: avevo il 98% delle cellule malate e oramai ero sua.
L’unico problema per lei è che io avevo davvero troppa voglia di vivere nonostante il corpo non riuscisse a sostenermi quasi più.
Quando hanno chiuso la porta della stanza numero 8 per il regime di Isolamento ho pensato: “Sono nata il giorno 8 del mese 8 e ora mi trovo nella stanza numero 8. Io qui non ci muoio, io ci rinasco!”. Ricordo l'infermiera che mi ha detto “qui inizi la tua battaglia” ed io ho risposto “ed io la vinco”.
Mi sono seduta sul letto mi sono guardata intorno ed ho pensato che se eravamo solo io e lei chiuse in quella stanza, per un tempo che sarebbe stato sicuramente lunghissimo, la cosa migliore da fare, invece di farle solo una guerra spietata, era provare a conoscerla. Solo se conosci il tuo nemico che puoi davvero sconfiggerlo.
Non è stata un’amicizia semplice. All'inizio lei si è presa tutto: le mie forze, si è presa 12 dei miei chilogrammi, i miei capelli, si è presa il mio lavoro e le miei passioni.
Il mio tempo, tutto. Si è presa la mia forza ma non si è presa la cosa più importante la VOGLIA. Sì la voglia di aprire gli occhi tutte le mattine, la voglia di sorridere nonostante la stomatite non mi permettesse nemmeno di mangiare. Non vi sono mai capitate quelle amicizie che ti chiedi “mamma mia ma questa stronza proprio a me doveva capitare?”.
Io l'ho pensato un sacco di volte, e adesso invece dico grazie che l'hai data a me.
Queste non sono frasi fatte, giuro! È un periodo della mia vita che non cambierei mai e se potessi riscrivere la mia storia forse cambierei delle scelte fatte, ma riscriverei lei, la LEUCEMIA. Perché grazie a questa amica così cattiva sono la persona che sono; un po’ debole emotivamente mi commuovo per niente, ma sono diventata una guerriera e mi sono ripresa tutto: i miei capelli che adesso sono lunghissimi, i miei kg, il sorriso fisso sul volto, il mio lavoro. Ho trasformato la passione per la danza che ho dovuto dimenticare per anni in un lavoro e ora sono diventata un insegnante di Zumba. Ho sfidato il mio corpo e mi sono allenata fino a riuscire qualche mese fa a partecipare alla “Spartan Race”: ho tagliato il traguardo stremata ed ho pensato LEUCEMIA GRAZIE!!!
Storie di combattenti