Adesso mi prendo la mia parte di felicità

    L’incubo ha inizio il 21 giugno 2024, quando, per puro caso, mi tocco la base del collo e sento uno strano rigonfiamento. Sono stati i giorni più lunghi, neri, brutti della mia vita in attesa dell’esito della biopsia che non lascia più dubbi: linfoma di Hodgkin classico, variante sclerosi nodulare sinciziale stadio 2B. Quella mattina mi sono sentita soffocare. Inizio le chemioterapie ad ottobre e dopo 2 cicli la PET era negativa. A marzo ho terminato anche la radioterapia, con non pochi problemi. Da pochi giorni ho avuto finalmente la notizia di REMISSIONE COMPLETA. Abbiamo pianto, stavolta di gioia però. Spero che sia l’inizio di una nuova vita piena di tanti momenti belli perché la mia parte di dolore l’ho avuta, adesso mi prendo la mia parte di felicità.

    L’incubo ha inizio il 21 giugno 2024, quando, per puro caso, mi tocco la base del collo e sento uno strano rigonfiamento. Nel giro di due giorni faccio un’ecografia che mette in evidenza linfonodi ingrossati e a pacchetto nella zona sovraclaveare, laterocervicale e sottomandibolare.

    Passa qualche settimana e riesco a prenotare una visita ematologica. Dopo una serie di analisi per la ricerca di malattie virali/batteriche, risultate negative, faccio la PET che esce positiva. Il venerdì della stessa settimana mi ricoverano per la biopsia. Sono stati i 15 giorni più lunghi, neri, brutti della mia vita in attesa dell’esito della biopsia che non lascia più dubbi: linfoma di Hodgkin classico, variante sclerosi nodulare sinciziale stadio 2B. Ma oltre al collo c’è l’interessamento anche dei linfonodi profondi del mediastino.

    Sono stata candidata a 3 cicli di chemioterapia ABVD più 15 sedute di radioterapia. Quella mattina mi sono sentita soffocare, io che avevo sempre la soluzione ad ogni problema questa volta non ce l’avevo, non c’erano vie di fuga, mi mancava la terra sotto i piedi, mi mancava l’aria, non poteva essere, non era possibile che fosse capitato proprio a me. Da lì iniziano una serie di domande “esistenziali” a cui non avrai mai una risposta, ma una cosa è certa: o fai quello che devi fare senza troppe domande e senza cercare troppe risposte o muori.

    Inizio le chemioterapie ad ottobre e dopo 2 cicli la PET era negativa. É stato il più bel regalo di Natale che avessi mai potuto ricevere ma per protocollo ho dovuto continuare le terapie perché la strada era ancora molto lunga. La chemio, che ti salva la vita ma nello stesso momento ti brucia dentro, porta effetti collaterali devastanti: nausea, sensazione di ossa spezzate, tachicardia e altri infiniti sintomi che non basterebbe lo spazio per elencarli. Sono stata forte quando non ne potevo più, quando mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo e mi è toccato sorridere mentre stavo attraversando la tempesta.

    A marzo ho terminato anche la radioterapia con non pochi problemi e 2 mesi dopo ho fatto la PET. Da pochi giorni ho avuto finalmente la notizia di REMISSIONE COMPLETA. Abbiamo pianto, stavolta di gioia però. Questa esperienza mi ha insegnato ad avere tanta pazienza (io che non ne conoscevo proprio il significato) e a circondarmi di persone positive. Mi ha fatto anche capire chi veramente tiene a me e che la vicinanza non è scontata; voglio ringraziare la mia mamma Tiziana (unica e insostituibile, nonché infermiera fantastica), mio fratello Alessandro, il mio fidanzato Marco, mia nonna Tina, i miei zii Gianluca e Francesca, i miei cugini Lorenzo e Samuele e la mia amica Ilaria per non avermi mai abbandonata, per aver avuto sempre una parola di conforto, per avermi dato coraggio e tanta positività.

    Grazie infinite ai medici e ai volontari che mi hanno seguita. Sono stata decisamente troppo giovane per conoscere questa realtà ma altrettanto fortunata per poterla raccontare. Spero che sia l’inizio di una nuova vita piena di tanti momenti belli perché la mia parte di dolore l’ho avuta, adesso mi prendo la mia parte di felicità.

    Giorgia

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