Una leucemia a 17 anni: la mia storia di rinascita e speranza

    Due anni fa mi è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta di tipo T. Oggi, a 19 anni, sono tornata a vivere una vita normale tra viaggi, amici e famiglia. Ho deciso di condividere la mia esperienza tra dolore, coraggio e guarigione, per dimostrare che dopo il cancro c’è ancora vita , grazie alla ricerca e all’aiuto di chi ti vuole bene.

    La storia di Jessica

    Oggi ho 19 anni, e posso dire di star bene e sentirmi bene. Esco con gli amici, viaggio; passo il tempo con i miei animali e la mia famiglia. Insomma, conduco la vita di una normale diciannovenne. Tuttavia, nell’aprile dei miei 17 anni, ho ricevuto una notizia che ha cambiato completamente il mio modo di vedere la vita. In un letto di ospedale, da cui ero troppo debole per alzarmi, ma da cui sarei voluta correre via, mi è stato detto di avere una leucemia linfoblastica acuta di tipo T. Un tumore maligno. Ecco, in quel momento tutto si è fermato: com’ era possibile che io, Jessica, che non avevo mai avuto nulla di grave, che non ero mai stata prima d’ora in ospedale, avessi un tumore? Ho persino pensato che i miei genitori fossero pazzi in un primo momento.

    Eppure, era così e mi sono resa ben presto conto che la cruda realtà che stavo vivendo la stavano, e stanno, vivendo tantissime altre persone. Da lì ho capito che la vita di chiunque, da un momento all’altro può essere presa e ribaltata perché un cancro non aspetta nulla, non gli interessa chi sei e cosa fai nella vita. Entra, senza bussare e prende il controllo su qualsiasi cosa. Da un momento all'altro, mi sono trovata a rinunciare a tutto. A tutto quello che conoscevo come normale, scontato: poter andare a scuola, poter vedere i miei amici, poter passare del tempo con i propri cari e animali.

    Oggi posso dire che questo brutto momento, questa grande pausa nella vita è finita. Perché dopo tutte quelle chemio, radio, il trapianto e le infinite visite, piano piano l’ospedale è passato da essere una casa a un luogo dove vado ogni tanto per sentirmi dire “tutto apposto, come stai? vai in vacanza questa estate? cosa studi?”. Perché nonostante un tumore sia un evento traumatico ci può anche un dopo. Grazie alla ricerca.

    Jessica

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