La forza dell'amore

    All’età di 22 anni ho scoperto di avere un Linfoma. Ho affrontato le chemio e la radioterapia cercando di restare positiva: facevo battute sui capelli che cadevano, sul mio corpo cambiato totalmente. Ma la forza più grande è venuta da Giorgio, il mio ragazzo, che ha deciso di sorreggermi quando non avevo nemmeno la forza di sollevare una posata. Ad oggi siamo fidanzati da 5 anni, abbiamo tanti sogni e progetti insieme. Non so effettivamente cosa ci riserverà il futuro, ma sono sicura che io e lui saremo sempre legati.

    Ciao, sono Marianna, ma tutti mi chiamano Arianna, ho 26 anni e nel 2020, nel pieno del Covid, all’età di 22 anni ho scoperto di avere un Linfoma. Tutto iniziò a luglio, da un semplicissimo e comunissimo mal di gola e raffreddore; in quel periodo lavoravo come animatrice in un campo estivo quindi associai quei sintomi a qualche colpo di vento.

    Passarono le settimane e quel raffreddore non passava mai, in più avevo un leggerissimo gonfiore tra le clavicole, nulla di così allarmante, ma mio padre volle approfondire e mi portò a fare un’ecografia alla tiroide. 31 luglio 2020. La diagnosi: mentre l’ecografo mi visitava il collo, disse a mia madre: “Signora, questa ragazza è da salvare”. Il giorno stesso feci dei raggi d’urgenza al torace e scoprimmo che la malattia si era appropriata dei miei linfonodi dal collo fino al petto, mediastino, milza, intorno al cuore e ai polmoni.

    Insomma, avevo un mostro silenzioso dentro di me che non mi aveva mai dato nessun sintomo. Da quel giorno iniziò la corsa da una clinica ad un’altra, da un ospedale all’altro. In un mese, aiutata dagli angeli dell’istituto oncologico I.R.C.C.S. "Giovanni Paolo II" di Bari riuscimmo ad avere la diagnosi: linfoma di Hodgkin al 3º stadio. Devo essere sincera, in quel momento non ho pianto, non ho provato paura, mi solo sono detta “Ari è arrivato il momento di tirar fuori la grinta!”. E così è stato.

    Ho affrontato le chemio, la radioterapia, ero diventata il giullare del mio reparto, la mascotte, così mi chiamavano. Ridevo e facevo battute sui capelli che cadevano, sui dolori lancinanti, sul mio corpo cambiato totalmente. Ero io a dar forza a chi avevo intorno, forse per autoconvincermi o forse per non voler veder soffrire chi amavo.

    Il mio angelo è stato Giorgio, un ragazzo di 24 anni conosciuto pochi mesi prima che si è ritrovato in una situazione più grande di lui all’improvviso. Tante volte gli ho do detto “se non te la senti, sei libero di andare, non sarai mai giudicato” e invece ha deciso di starmi vicino, di reggermi quando non avevo nemmeno la forza di sollevare la posata per mangiare, di tirarmi su il morale nelle giornate più nere e di calmarmi quando l’ansia dei controlli prendeva il sopravvento.

    È il mio angelo e io gli sarò sempre infinitamente grata di avermi salvato la vita, sì, perché sono sicura che se lui non mi fosse rimasto accanto, non ce l’avrei fatta, o perlomeno non l’avrei vissuta in modo “spensierato”. La forza dell’amore. Ad oggi siamo fidanzati da 5 anni, abbiamo tanti sogni e progetti insieme. Non so effettivamente cosa ci riserverà il futuro, ma sono sicura che io e lui saremo sempre legati, abbiamo vissuto qualcosa di troppo grande da poter essere dimenticato. Ti ringrazio Giorgio, ti amo e ti amerò per sempre.

     Marianna

    Sei anche tu un combattente?

    Raccontaci la tua storia