Attività di volontariato: la storia di Fabrizio

    La mia storia inizia con un grazie. Un forte senso di gratitudine verso tutti coloro che si sono dedicati e si dedicano alle attività di volontariato per AIL. Perché nei quattro mesi in cui non mi sono potuto allontanare dall’ospedale dopo un trapianto di midollo, in cui ero in una città nuova, sconosciuta, lontano da molti dei miei affetti, mi è stata tesa la mano e non sono stato mai lasciato solo. 

    La mia storia inizia con un grazie. Un forte senso di gratitudine verso tutti coloro che si sono dedicati e si dedicano alle attività di volontariato per AIL.

    Vengo da Verbania e sono stato seguito a Torino per una Leucemia Mieloide Acuta. 150 km che non avrei potuto percorrere ogni giorno per le terapie e i controlli. Così mi sono informato sulle associazioni attive in città e sono entrato in contatto con AIL: sono stato il primo ospite nella casa alloggio gestita dalla sezione di Torino. 

    I volontari mi hanno accolto non solo come un paziente ma come un amico, provvedendo ai miei bisogni ma anche standomi vicino in un momento di grande incertezza e paura. Mi hanno offerto gratuitamente una sistemazione vicino all’ospedale, zona in cui gli alloggi sono molto cari, e ogni giorno mi hanno accompagnato con l’auto in reparto per i controlli, perché non mi era possibile prendere i mezzi pubblici. Ma il sostegno economico non è la parte più importante della questione.

    Mi sono trovato ad affrontare la malattia lontano da casa, dai miei amici e dai miei punti di riferimento quotidiani. A Torino non conoscevo nessuno e non sapevo come orientarmi. Così Laura e gli altri volontari sono venuti ogni giorno a trovarmi, anche la domenica, per fare due chiacchiere, per portarmi a fare una passeggiata. Un affetto e un calore che mi hanno riempito di gratitudine.

    Anche per questo ho deciso di dedicarmi alle attività di volontariato, perché ho visto le cose belle che AIL fa ogni giorno per i pazienti, ho conosciuto delle bellissime persone che sono diventate degli amici. Soprattutto ho toccato con mano come i fondi vengano spesi in maniera trasparente e investiti in base ai reali bisogni dei reparti e dei pazienti. Quindi voglio dire grazie ad AIL e grazie a tutte le persone come me che decideranno di sostenere questa bella Associazione. 

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